Carlo Bergonzi conquista la Cina

Il maestro bussetano è impegnato a insegnare a Pechino

 

Venerdì 19 agosto 2005

 

PECHINO - II maestro Carlo Bergonzi salta a destra e sinistra, a dispetto dei suoi 81 anni, sul palcoscenico della sala concerti del Conservatorio di Pechino.

II bussetano Bergonzi, considerato uno dei dieci tenori più famosi del mondo, è in Cina dall’inizio di agosto, per un workshop con 24 studenti locali. Per ognuno di loro, il maestro ha una parola, un consiglio, un’osservazione: «è importante imparare bene l’italiano, vi aiuterà a seguire il ritmo della musica» dice ad uno. Ad un altro fa i complimenti perchè «non ti sei alzato sulla punta dei piedi, come fanno in tanti». «Il canto - prosegue Bergonzi - deve essere naturale, spontaneo, deve venire fuori come se si stesse parlando...».

Ogni giorno, per tutto il mese di agosto, il tenore ha tenuto quattro ore di lezione davanti ad un pubblico di centinaia di persone. La sua simpatia ed il suo senso dell’umorismo - che noi qui conosciamo bene - hanno conquistato presto anche la Cina. Non c’è giorno che la sua foto non compaia su un giornale e la Cctv, la televisione di Stato, sta preparando un programma su di lui.

Bergonzi, a sua volta, è entusiasta della Cina. «Nella mia lunga carriera di 53 anni questo era l’unico paese che non avevo mai visitato» dice. «Ora ho avuto la fortuna di venire in questa bella città (Pechino, ndr), dove ho incontrato tanta gente piacevole, sono stato accolto così bene e ho sentito tante belle voci!» aggiunge.

Nel corso del suo soggiorno in Cina, Bergonzi ha avuto anche l’occasione di ascoltare, grazie ai suoi studenti, la musica classica cinese. «E’ stata la prima volta che ho sentito canzoni cinesi - commenta - le melodie sono molto espressive e ben composte, inoltre, mi hanno fatto capire quanto siano espressivi ed appassionati i giovani cantanti cinesi». La manifestazione, organizzata dal gruppo americano «Bel Canto International» dura due settimane, nelle quali Bergonzi viene affiancato come insegnante da Linda Hall e Gareth Morrell della Metropolitan Opera di New York. Pechino è, con Shanghai, la città dove l’opera è più popolare.

Nei dieci anni passati, compagnie cinesi hanno messo in scena le principali opere di Verdi e di Puccini e sempre più frequentemente compagnie straniere vengono invitate nel paese.