LIRICA - SABATO AL TEATRO VERDI DI BUSSETO GLI ALLIEVI DELLA SUA ACCADEMIA

Bergonzi sceglie i cantanti per le Olimpiadi del 2008

II tenore: «Cantare sul fiato è l’antica e perenne lezione che trasmetto ai giovani»

di Elena Formica

29 marzo 2007

Poi ci si chiede perché siano tigri e conquistino il mondo. Occhi a mandorla, occhi che guardano lontano. Sarà infatti il maestro Carlo Bergonzi a scegliere i cantanti per l’opera che andrà in scena in Cina in occasione delle prossime Olimpiadi: l’Impero del Dragone ha voluto il meglio. Superati gli 80 anni e una malattia a rischio vita che ha tenuto col fiato sospeso tutti coloro (tantissimi) che gli vogliono bene, Carlo Bergonzi è tornato in forma smagliante e, dopo il tradizionale saggio dei suoi allievi al Teatro Verdi di Busseto, partirà per Shanghai dove i cinesi della cultura, dell’impresa e dello sport gli hanno sagacemente affidato l’incarico di selezionatore unico degli interpreti per l’opera -pure questa scelta da lui- che accompagnerà i Giochi Olimpici 2008. Il Maestro partirà il 4 maggio e rientrerà in Italia a fine mese.

Dopodomani, alle ore 20.30, appuntamento con gli allievi dell’Accademia di Carlo Bergonzi al Teatro Verdi di Busseto. Il concerto vedrà la partecipazione di sette cantanti accompagnati al pianoforte dal fedelissimo Fabrizio Cassi. Le telecamere di Mediaset riprenderanno la serata; il giornalista Vittorio Testa inserirà le immagini in una delle puntate di «Loggione». Ospite d’onore il tenore Giacinto Prandelli. Anche la Corale Verdi di Parma si esibirà in concerto.

«Con una doverosa operazione di "scrematura" - così parla Bergonzi ricordando con orgoglio le origini di casaro/artista della Bassa - ho portato gli allievi da dodici a sette.

La mia Accademia è infatti una scuola di perfezionamento ed è quindi indirizzata principalmente a giovani cantanti diplomati o comunque avanti nel percorso di studi. Da oltre trent’anni l’Accademia è un punto di riferimento internazionale: gli allievi provengono da tutto il mondo, quest’anno dagli Stati Uniti, dalla Spagna, da Gibilterra, dall’Italia e dalla Bulgaria. Non nego che, quando una voce mi sembra interessante, accolgo anche giovani meno preparati. Ma naturalmente spetta a loro accettare la sfida, il sacrificio, di un cammino assai lungo e tutto in salita».

Pertusi, La Scola, Aronica, Licitra, Gazale: tutti allievi di Carlo Bergonzi. Ma qual è il segreto che si può apprendere alla scuola del Maestro? «Cantare sul fiato - risponde Bergonzi - E’ questa l’antica e perenne lezione che voglio trasmettere ai giovani dopo che mi è stata impartita da Schipa, Pertile e Gigli. All’inizio della mia carriera ho cantato da baritono al loro fianco. Sì, come tenore sono autodidatta. Ma sono stati questi sommi artisti, in palcoscenico, i miei straordinari maestri».